Percorsi gastronomici alla scoperta
dei sapori tradizionali.
La Festa del ciauscolo e del salame spalmabile è organizzata da La Ricreazione con il patrocinio del Comune di Sarnano e il sostegno di Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo.
La prossima edizione della Festa del ciauscolo si terrà sabato 7 e domenica 8 settembre 2024.
L’evento fa parte del circuito Gran Tour delle Marche di Tipicità.
Una curiosità:
si dice ciauscolo o ciabuscolo?
Si dice ciauscolo o ciabuscolo? In realtà, chi di salumi se ne intende davvero sostiene che i due termini non sono davvero sinonimi.
Il ciabuscolo, con la b, era un salame morbido preparato con i rimasugli delle carni al termine della lavorazione del maiale (in gergo “pista” o “salata”) proprio per festeggiare la fine di questo duro lavoro. Del resto, si sa, del maiale non si butta via niente. Da questa usanza deriva anche una delle ipotesi più accreditata sull’etimologia del nome (tuttora incerta): “ciabusculum”, potrebbe derivare da un diminutivo di “cibus”, e quindi significherebbe “piccolo pasto”, “spuntino”.
Il ciauscolo, invece, è l’erede di questa antica tradizione, ma di scarto non ha proprio nulla, anzi. Il ciauscolo si ottiene da tre parti nobili del maiale: pancetta, spalla, rifilature di prosciutto e di lonza. Queste vengono macinate finemente fino a ottenere un impasto morbido che viene aromatizzato con sale, pepe nero e aglio pestato, poi insaccato nel budello naturale e lasciato a stagionare per almeno 15 giorni. Una volta pronto il ciauscolo si conserva per diversi mesi senza perdere la sua morbidezza. È consigliabile, però, avvolgerlo in un panno di cotone per evitare che assorba gli odori dell’ambiente dov’è conservato.
Sarnano è molto più di un piccolo paese.
È un luogo dello spirito.
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